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Pietro da Cortona Pietro Berrettini
POLIVALENTE (1 novembre 1596 - 16 maggio 1669)
Barocco
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Pietro Berrettini
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Pittore e architetto cortonese, fu uno dei principali artisti del barocco romano. Dopo aver studiato a lungo pittura a Firenze, nel 1613 si trasferì a Roma, dove trascorse il resto della sua vita. È ricordato in particolare per i suoi affreschi, caratterizzati da un forte impiego nell'applicazione della tecnica di illusione prospettica, uno dei motivi preferiti dall'arte barocca. Infatti, fino ad allora i grandi dipinti realizzati sui soffitti venivano articolati in sezioni distinte, ognuna delle quali illustrava una scena o un episodio particolare. Nell'enorme affresco "Trionfo della Divina Provvidenza" (1633-1639), realizzato sulla volta del salone di Palazzo Barberini a Roma, Pietro si liberò di questa impostazione per realizzare le scene in una grande composizione unificata dallo sfondo del cielo, creando, in uno spirito tipicamente barocco, effetti di movimento, abbondanza e profondità illimitata. Tornò a Firenze dal 1637 al 1641 per decorare con ricchi stucchi e ori la Sala della Stufa a Palazzo Pitti con "Le quattro età dell'uomo". Il successivo ritorno dell'artista a Roma, nel 1647, consentì la realizzazione dell'opera pittorica considerata più significativa della sua maturità, la decorazione della galleria di Palazzo Pamphilj a piazza Navona con "Le Storie di Enea" terminate nel 1654. Come architetto operò in alcune chiese romane. Santa Maria della Pace (1656-57) rimane la più rappresentativa del suo stile. Essa presenta una facciata semicircolare collegata agli edifici adiacenti attraverso due colonnati che producono un effetto fortemente scenografico. Un altro esempio significativo è rappresentata dalla chiesa di Santa Maria in via Lata (1658-1662), con la facciata caratterizzata dagli intensi chiaroscuri prodotti dal portico e dal loggiato. I dipinti del Berrettini influenzarono, per circa un secolo dopo la sua morte, l'arte europea.