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Luigi Magi
SCULTORE PIETRA (1 novembre 1804 - 18 Dicembre 1871)
Scultura ottocentesca
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L'artista nacque ad Asciano in una modestissima casa della via che oggi si intitola a suo nome. La strada allora era conosciuta come il 'Borgo del Cocciaio'.
Appena adolescente, Luigi si trasferì a Siena per studiare e lavorare presso la dimora del Cavalier Giulio Bianchi. I genitori di Luigi, Piero e Annunziata volevano fare del figlio un esperto vasaio. Ma il caso volle che un giorno Asciano fu visitata dal Cavaliere Bianchi, Governatore di Siena, il quale si recò in visita nella sua bottega. Egli prese visione dei piccoli lavori Luigi e rimasto colpito dal suo stile, decise di proporsi come suo Mecenate. Alla prima occasione lo presentò al Granduca Ferdinando III.
Il Magi quindi intraprese gli studi prima presso l'Accademia di Siena e poi quella di Firenze. A Firenze ebbe grande successo al punto che Leopoldo II affidò a lui la realizzazioni delle maggiori opere scultoree finanziate dal Granducato di Toscana: il "Gruppo della Carità" di Poggio Imperiale, il "Cosimo pater patriae" degli Uffizi e il grande complesso scultoreo della piazza antistante il Duomo di Grosseto.
Dal 1837 lo scultore aprì un proprio studio in borgo Pinti a Firenze. In questa bottega, per oltre 30 anni, praticò l'insegnamento a molti allievi, tai i quali il famoso scultore senese Giovanni Duprè.
Nel 1857 l'artista rimase vedovo della moglie Enrichetta Pozzolini, dalla quale non aveva avuto figli. Passò quindi a seconde nozze con Paolina Bacci che lo fece padre di Pietro, Angiolo e Giuseppe.
Morì a Firenze nel 1871 dove è sepolto nel Cimitero della Misericordia.