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Francesco di Giorgio Martini Franciescho Maurizio di Giorgio di Martino
POLIVALENTE (1439 - 1501)
Rinascimentale
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Franciescho Maurizio di Giorgio di Martino
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Francesco di Giorgio Martini architetto, pittore, ingegnere e scultore nasce a Siena nel 1439. Figlio di Giorgio di Martino del Viva, nasce a Siena nel 1439 dove il 23 settembre viene battezzato come Franciescho Maurizio di Giorgio di Martino pollaiolo. La sua formazione iniziò nella cerchia di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. La sua formazione fu estesa dalla pittura, alla scultura e all'architettura. Ebbe anche modo di studiare le macchine e le invenzioni del Taccola. Le sue molteplici competenze tecniche lo potrarono a sopraintendere al sistema dei "bottini", che ariforniva di acqua la città. Tra il 1463 ed il 1464 ebbe l'opportunità di recarsi prima a Firenze e poi a Roma insieme al Vecchietta, prendendo visione delle nuove tendenze artistiche i resti dell'architettura classica. Il 3 novembre 1467 convocò in prime nozzecon Cristofana di Cristofano di Compagnatico. Ma nel 1468, sposà la figlia di Antonio di Benedetto Nerocci di Siena, sii ipotizza per la morte di parto della prima moglie. Nel 1469 aprì una bottega a Siena insieme al più anziano Neroccio di Bartolommeo Landi, come pittore. Intorno al 1471 lo troviamo a operare con diversi collaboratori per realizzare importanti commesse come l'Incoronazione della Vergine per il convento di Monteoliveto Maggiore. La società con Neroccio venne però sciolta nel 1475 per con controversie fra soci. Fra il 1475 e il 76 si trasferì a Urbino, presso la corte di Federico da Montefeltro ad Urbino dove operò soprattutto come architetto civile e militare. Non risultando un'attività significativa come architetto a Siena, rimane da chiarire questo nuovo ruolo che gli venne attribuito dal duca Federico forse per la competenza dimostrata con i disegni di macchine e architetture militari presentate al Duca e che dettero poi vita al suo famoso Trattato di architettura civile e militare. Si occupò di un gran numero di progetti e cantieri, come ingegnere militare, partecipò anche a campagne militari del duca di Montefeltro. Durante il periodo urbinate, la sua fama crebbe molto e divenne così, nella sua poliedricità, una delle figure più importanti della progettazione ingegneristica ed architettonica rinascimentale. Dopo la morte del Duca Federico gli impegni ad Urbino si allentarono e Francesco di Giorgio ricevette incarichi da Giovanni della Rovere e in città vicine come a Cortona, Gubbio, Ancona e Jesi. Alla sua opera si devono, in questo periodo, anche due edifici civici: - il Palazzo del Governo di Ancona, costruito a partire dal 1484; -il Palazzo della Signoria di Jesi, costruito fra il 1486 e il 1498. Nel 1488, a causa delle cariche politiche e diplomatiche affidategli dal governo dalla Repubblica senese, torna nella sua città natale dove, nel 1499 viene nominato capomastro dell'Opera del Duomo. Ma Francesco di Giorgio era richiesto in tutta Italia per progetti soprattutto nel campo delle fortificazioni. Per esempio nel 1490 si recò a Milano dove incontrò Leonardo da Vinci, Bramante e Giovanni Antonio Amadeo in occasione di una sua consulenza per l'erezione del tiburio del Duomo, commissionata da Ludovico Sforza. Dal 1491 è impegnato a servizio del re di Napoli e nel 1492 si reca insieme ad Alfonso duca di Calabria ad ispezionare le fortezze fino alla Puglia. Nel 1494 è attivo a Napoli come ingegnere militare in occasione della guerra contro Carlo VIII. Nel 1500 torna nuovamente nelle Marche per un sopralluogo alla cupola della Basilica di Loreto che presentava problemi di staticità. Il 29 novembre 1501 muore nella sua amata città natale.