> Home > Our Artists >
Domenico di Bartolo Domenico di Bartolo Ghezzi
PITTORE (1400 - 1447)
Scuola Senese con influssi rinascimentali Fiorentini
PHONE NUMBERS AND TIMES
Domenico di Bartolo Ghezzi
Business card (vCard)
Nato ad Asciano, fu attivo prevalentemente a Siena ed a Perugia. Si hanno però tracce documentali della sua attività anche nel Duomo di Firenze. Ha prodotto opere di tradizione senese su tavola ma la sua attività più conosciuta è legata al ciclo di affreschi che realizzò (1440-1444) nella sala del pellegrinaio all'interno dell'Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Una tarsia marmorea che ritrae l'Imperatore Sigismondo in trono la realizzò per il pavimento del Duomo di Siena. La sua caratteristica pittorica fu quella di combinare gli insegnamenti ricevuti da Taddeo di Bartolo e dal Vecchietta con chiari influssi rinascimentali che gli derivavano dalla scuola pittorica Fiorentina. Nello stile pittorico, Domenico di Bartolo fu il più precoce anticipatore delle conquiste formali del Rinascimento in terra senese, ricettore delle novità prima ancora di molti fiorentini, applicando ad esempio la prospettiva lineare centrica già dagli anni trenta del Quattrocento fino ai primi affreschi del Pellegrinaio del 1440-41. La sua ultima fase invece segnò un un parziale recupero di motivi arcaizzanti gotici. Con questa regressione in senso goticheggiante, l'evoluzione verso lo stile rinascimentale fiorentino di Domenico di Bartolo rimase incompiuta e non poté esprimersi nella sua pienezza, ma questa sua scelta fu consapevole e dettata dall'ambiente culturale della città in cui viveva, più che da una scelta personale. Fino a quando dipinse solo per committenze private, il pittore diede libero sfogo a tutti i nuovi aggiornamenti in senso rinascimentale, ma appena la sua reputazione gli permise di avere importanti commissioni dalle grandi istituzioni della città, ospedale e comune, il pittore dovette approntare la traduzione de inuovi influssi pittorici fiorentini ai gusti dei committenti della sua città. La critica più recente tende a rivalutare lo stile maturo dell’artista, in quanto seppe accogliere della nuova scuola fiorentina solo ciò che era compatibile con la tradizione senese, miscelando in maniera consapevole ed egregia i nuovi elementi del nascente rinascimento fiorentino con la piana descrittività, l’esasperata narrazione, i personaggi e spazialità stereotipate dello stile gotico, realizzando quindi un suo personale stile , ineguagliato in quegli anni e successivamente.