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Antonio Ghini Antonio di Paolo Chini
SCULTORE PIETRA (prima metà 1400 - fine 1400)
Scultore legato alla Scuola Senese
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Antonio di Paolo Chini
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Antonio di Paolo Chini, maestro di pietra, lucchese, che preferì chiamarsi "da Siena" ("Opus Antonii Ghini de Senis - MCCCCLX...", come si legge nell'iscrizione della colonna fatta a brocca, sopra lo stemma di Asciano). L'artista conosceva Domenico di Bartolo, se nelle forme del graffito del pavimento del duomo di Lucca si richiamava al senso plastico del pittore ascianese, quest'effetto si presenta filtrato nelle forme di raffinata eleganza della Fonte di Asciano. Lavorerà anche a Grosseto, che nel duomo conserva un suo tabernacolo del 1474. Per l'esecuzione della fontana di Piazza del Grano Antonio Ghini fu incaricato da Vieri di Nanni e da Pietro di Fabiano Palmieri, che furono podestà di Asciano rispettivamente negli anni 1471 e 1472: i loro stemmi nel vicino palazzo podestarile riportano le date; sulla base della brocca sono scolpiti i loro corrispondenti stemmi, che effigiano i tre spadini dell'arme di Vieri e il cinghiale di quella del Palmieri (di una donna invece è, forse della benefattrice donna Bartolomea de' Tolomei in memoria?, l'effigie del tondo di una formella della tazza). Pertanto la data MCCCCLX..., monca a causa della scheggiatura dell'angolo, si può leggere 1471 o 1472. Con le figure scolpite nelle formelle della vasca i podestà senesi committenti avranno voluto ricordare agli ascianesi le prove, e le promesse, di fedeltà alla madre Siena; ma l'autore superò i moniti politici per creare un'opera d'arte mirabile. Tanto più si deve ammirare oggi la fontana, che la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici ha restaurato (1986).