2017, 13 Aprile - Una Grande Avventura che non ha portato i risultati sperati Asciano

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Nel 2012, a seguito di un grande dibattito mediatico sulla contraffazione dei prodotti italiani, due concittadini appassionati di innovazione e tecnologie moderne, hanno provato a trovare una soluzione semplice e poco costosa per arginare questo fenomeno.

Da un loro pervicace impegno, durato alcuni mesi, scaturì una soluzione giudicata, da alcuni professionisti di vari settori merceologici, interessante e molto efficace.

Da queste prime verifiche e da realizzazioni prototipali funzionanti, scaturì l'idea di brevettare il tutto: prima a livello nazionale  e poi a livello mondiale.

Le aspettative degli interessati erano piuttosto buone e si cominciò così ad affrontare la fase successiva degli accordi commerciali, che ha portato i detentori del brevetto a girare l'Italia e a frequentare numerosi convegni istituzionali. Convegni organizzati per approfondire la problematica della contraffazione e dei sistemi per combatterla, in aggiunta alla repressione continua portata avanti dalla Guardia di Finanza e dagli addetti alle Dogane.

L'ultimo evento importante in materia, è documentato da questa foto: Un Convegno interparlamentare svoltosi a Roma in una sala di Montecitorio, alla presenza di alcuni Deputati e Senatori facenti parte di una specifica Commissione anti contraffazione.

Qual è stata la conclusione di questa bella storia imprenditoriale: il nulla almeno fino ad oggi, nonostante siano trascorsi più di 10 anni.

Da questa esperienza, gli interessati: Andrea Tommasi e Giorgio Romi, hanno comunque tratto alcune importanti conclusioni:

• Non è poi vero che tutti hanno interesse a rendere totalmente trasparente e garantito un qualsivoglia processo produttivo.


• La lotta alla contraffazione con risultati estemporanei e parziali, è funzionale a certe istituzioni, a certi personaggi e anche ad alcune aziende produttive, che dal fenomeno traggono un diretto vantaggio.


• Quando, con grande impegno riesci ad avere una buona idea, a realizzarla praticamente e a proteggerla con un brevetto, sei solo a metà dell'opera. Infatti il processo di diffusione culturale che sta dietro a quell'idea e la sua trasposizione commerciale, non necessariamente arrivano in fondo con successo, specie se la soluzione è semplice e fortemente innovativa.